Negli ultimi anni, le aziende di giochi per la salute si sono mobilitate per sviluppare videogiochi che potessero costituire un valido ausilio alla terapia di diversi pazienti. Il settore emergente ha tutto il potenziale per aiutare i degenti più difficili da raggiungere a continuare il proprio trattamento anche da casa e per dare ai medici che prescrivono i giochi l’accesso a maggiori dati sulla loro condizione. Tuttavia, ci sono ancora numerose domande e dubbi persistenti su quanto bene funzionino tali terapie e se i professionisti siano disposti a usarle. Uno studio facente parte di una serie chiamata “Future of Healthcare” (il futuro dell’assistenza sanitaria) ha tentato di capire come la tecnologia stia guidando tale innovazione.
Una nuova ondata di startup sta dunque usando i videogiochi per cambiare il modo in cui vengono trattati pazienti che presentano diverse condizioni di salute mentale e fisica. Questi giochi variano da quelli in realtà virtuale ai generi più disparati su dispositivi mobile. “La chiave sarà una ricerca approfondita che dimostri che questi giochi stanno effettivamente portando allo sviluppo di abilità nel mondo reale e che valgono tutto il tempo che le famiglie vi trascorrono”, ha dichiarato Vijay Ravindran, fondatore del gioco VR di terapia dell’autismo Floreo.